È un progetto che nasce da un gruppo di appassionati e appassionate, apicoltori e apicoltrici (ma non solo) che hanno una visione comune: salvaguardare e custodire le api mellifere allo stato selvatico.
Da svariate decine di anni le api mellifere sopravvivono quasi unicamente grazie all'intervento di apicoltori e apicoltrici.
Il 1981 segna infatti un anno di svolta per l'apicoltura italiana: la varroa destructor (un acaro parassita che rappresenta uno dei maggiori pericoli per le colonie di api mellifere) viene individuata per la prima volta all'interno di un alveare, inizia da quel momento un veloce processo di diffusione che nel corso di pochissimo tempo porta alla quasi totale scomparsa delle api mellifere allo stato selvatico.
Alla luce di questa nuova minaccia l'apicoltura ha reagito mirando alla soluzione immediata del problema senza tenere conto dei possibili futuri risvolti negativi.
Anche l’ambiente svolge un ruolo chiave in questa vicenda: l’agricoltura intensiva, l’utilizzo sconsiderato di pesticidi, i fenomeni atmosferici intensi, prolungati e talvolta violenti dovuti ai cambiamenti climatici sono parametri importanti su cui si deve basare il proprio ragionamento quando si pensa alle api. Queste circostanze infatti contribuiscono in larga misura all’indebolimento e allo spopolamento delle colonie.
Ad oggi, dopo quasi 40 anni, la popolazione di api selvatiche rappresenta meno del 30% del totale: sono gli esemplari che, senza l'intervento umano, sono riusciti a sopravvivere alla varroa e alle condizioni ambientali e climatiche sfavorevoli.
È da qui che nasce l'idea: un'inversione di tendenza.
Farsi da parte, assecondare la natura e diventarne custodi. Cercare, osservare, ascoltare. Seguire il volo di un'ape, un ronzio, uno sciame e andare in cerca delle colonie resilienti, quelle sopravvissute negli anni nonostante le avversità.
Il progetto si pone come scopo quello di attirare a sé persone consapevoli ed interessate e creare una rete di condivisione, comunicazione, collaborazione e azione.
Resilient Bee Project può salvare le api, tutti e tutte possono contribuire.
Noi lo stiamo già facendo… fallo anche tu!
Apis mellifera è un insetto selvatico a rischio domesticazione.
La selezione naturale è il processo più importante per la creazione di api resilienti.
Gli alveari liberi di seguire la selezione naturale sono entrati in equilibrio con l’ambiente, risultando in api più resilienti ai cambiamenti dell’areale in cui vivono (es. i cambiamenti climatici).
Le strategie di sopravvivenza dell’Apis mellifera sono la ricerca dell’abbondanza e della biodiversità, intesa come diversità genetica all’interno dell’alveare e nell’ambiente esterno.
L’uomo/apicoltore deve rispettare le strategie citate al punto 4 per favorire lo sviluppo dell’alveare resiliente.
Il sistema complesso alveare (api, varroa, microrganismi, ecc.) è l’elemento su cui focalizzarsi per favorire lo sviluppo di api resilienti.
E’ importante favorire la trasmissione verticale dei microrganismi utili e dei patogeni (es. assecondare la sciamatura) e ridurre quella orizzontale (es. deriva e saccheggio).
Le tecniche apistiche devono basarsi sull’osservazione delle colonie selvatiche, rendendo quindi la gestione rispettosa dei cicli naturali e dell’ecosistema alveare.